G-move nei trasporti
Quanto una città sia moderna e vivibile - ovvero, quali opportunità lavorative, di cultura e di svago possa offrire - , è possibile giudicare anche sulla base di un'attenta valutazione dell’efficienza della sua rete di trasporto. Fattori sociali, economici, demografici fanno sì che la popolazione di una città moderna e vivibile non si sposti con un unico tipo di mezzo di trasporto ma con una più ampia varietà di mezzi.
Ovviamente questo ventaglio di possibilità varia anche e soprattutto in rapporto alla disponibilità economica del singolo cittadino. Eppure, indipendentemente dal mezzo usato (privato, pubblico, car sharing e bike sharing), dovrebbe essere ed è necessario che di qualunque mezzo siano garantite l’efficienza e, al tempo stesso, la sicurezza.
Nell'era delle smart city, è imprescindibile che il trasporto cittadino non solo sia sicuro ed efficace ma anche, appunto, smart.
Smart significa, prima di tutto, data driven: sapere dove la qualità dell’aria è migliore, dove il traffico è minore, dove c’è troppo affollamento e dove è più facile parcheggiare. Oggi, tutto ciò è possibile, grazie ai Big Data e all’Internet of Things (IoT).
Difatti, proprio i sensori connessi nell’IoT sono in grado di fornire quei data che permettono di meglio comprendere dinamiche e comportamento della popolazione nell'attività di spostarsi in un determinato contesto urbano. Dati che poi servono a implementare il trasporto urbano stesso.
Nello specifico, come? Grazie alle counting technology, le tecnologie di monitoraggio degli afflussi di persone. Le counting technology consistono in una serie di sensori (come telecamere, ad esempio, ma non solo) connesse nell’IoT e implementati da algoritmi di computer vision che sono in gradi di monitorare il flusso di persone in un dato contesto spaziale, laddove il range del sensore, appunto, lo consente.
La nostra azienda, G-move, è una startup innovativa che si sta rapidamente ritagliando una posizione di leader, nel mercato delle counting technology (e, in modo particolare, del «people flow monitoring») del settore dei trasporti - ma, anche, del retail.
G-move è proprietaria di una tecnologia innovativa e brevettata, un sensore in grado di monitorare i flussi delle persone, permette con un’unica soluzione di generare mappe di calore (heatmap), grafici di affluenza e controllo accessi, il tutto facilmente gestibile da una dashboard. Metriche, quindi, che implementano il digital marketing di un’azienda e che impattano sul potenziamento dell'esperienza dell’utente.
G-move nasce dalle intuizioni e dalla sinergia dei nostri founder: Marco Musumeci, Marco Giunti, Marco Merlini, Davide Nesi, Gabriele Coletti. In G-move, siamo tutti giovani con un background accademico e lavorativo altamente qualificato, privilegiamo il merito e l’innovazione e crediamo fermamente che la nostra tecnologia possa impattare positivamente sul business delle aziende e sulla qualità della vita delle persone.