Se il problema dei movimenti delle grandi masse è sempre esistito ed è stato spesso gestito con risultati discutibili in termini etici ed economici, il crowd management in chiave moderna - quindi, con l’ausilio delle più avanzate tecnologie volte a tutelare al tempo stesso libertà e diritti da un lato e sicurezza dall’altro - , è ora disponibile, sebbene sia stato fino pochi anni fa un miraggio per i decision makers e i player economici che scommettevano su questo approccio.


Solo l’avvento della diffusione su scala globale di device mobili, della connettività dati (3G/4G/5G), dei vari sensori legati o meno agli smartphone ha permesso l'emergere dell’IoT, con tutti i suoi conseguenti vantaggi. Già teorizzato decenni orsono da visionari della computer science, di Internet e delle telecomunicazioni, esso è alla base dell’Industry 4.0, nuovo paradigma dell’economia del XXI secolo.


Difatti, è l’IoT che permette il crowd management nella maniera più efficace possibile e applicabile nei contesti e negli spazi più disparati: dai grandi eventi e dalle fiere agli spazi pubblici sino al contesto del retail fisico e alle smart city.


Eppure, un settore ancora deficitario e renitente all'impiego di tecnologie IoT nel monitoraggio dei flussi di persone è sicuramente quello dei trasporti su rotaie.


Come riuscire a operare un crowd management, ad esempio, all’interno dei vagoni di un Regionale Veloce? Come far sì che il crowd management sia anticipatorio e non meramente passivo nei confronti dei passeggeri di un Intercity?


Fra le molteplici affrontate, G-move ha raccolto anche questa sfida, intuendo come fosse necessario operare uno shift da un crowd management basato sul tracking “passivo” delle persone a uno, che potremmo definire 2.0, anticipatorio e ancora più smart di prima.


Attraverso la creazione di una propria App (o con l’integrazione nelle app dei gestori di spazi) G-move ha intrapreso questa strada che anticipa e prevede i bisogni e le necessità altrui. E lo fa anche sui treni, un settore che ha sempre presentato forti difficoltà alla creazione di un crowd management che possa essere definito tale.


Reindirizzare una parte di passeggeri su un altro vagone laddove c’è un guasto all'aria condizionata / riscaldamento, ottimizzare la disposizione dei passeggeri, segnalare vagoni meno affollati: tutto questo, grazie alla combinazione tra il sensore e l’App G-move, si concretizza in notifiche personalizzate e geolocalizzate.


G-move, infatti, ha già un contratto con Trenord (società costituita da Trenitalia e dal Gruppo FNM e finalizzata alla gestione del trasporto ferroviario nella Regione Lombardia) per integrare la propria App, attraverso SDK, all’interno dell’App ufficiale del suddetto player ferroviario. Il lancio del servizio di notifica è previsto in tempi brevissimi consentendo ad un settore “vecchio” di evolversi nell’era dello spazio connesso.


Benvenuti nel mondo di G-move